Peixotto

L’autunno foglie fragili
cade sul mio cammino
come cicche accese di sigarette
dalla mano, lungo la strada.

I passeri spaventati cantano la parata
delle nuvole in fuga
verso l’inverno, orchestra pennuta.

Il sole a intermittenza
mi saluta con dolci carezze,
per tornare poi nel suo guscio
a riflettere
sulle proprie incertezze.

Vedo i bambini giocare
tra i legni, ricordo chiaramente:
ero io, lì tra i legni,
già mi chiedevo
e rispondevo niente.

Il sole rispende di nuovo,
il mio respiro ora è sereno.
Ho dato alla tristezza
color di cristallo
rara più d’un corallo
vi cerco la mia essenza.

Io son stato sempre,
non son stato mai,
non conosci l’inizio
né la fine vedrai.

Questa vita vale la pena di per sé.
Sono io con la mia penna,
siamo noi che parliamo.

Bordeaux 2

Bordeaux è esplosa,
finalmente,
fiumi di gente
e fuoco per le strade.
L’erba cresce
fuori dai suoi quadrati,
la rivoluzione è permanente
e attraversa gabbie
ed isolati.

La città non cresce più,
fermiamo tutto
per muovere qualcosa.

C’est le grève, mes camarades!
C’est le grève partout!

Ai ritmi tribali
danziamo verso la vittoria,
e te che resti in casa
rallenti il vento;
è nostra la Storia.