Ancora
con gli occhi stanchi
amo in te lo spettro
che non sei tu.
Eppure ti vedo,
forse ti amerei lo stesso.
Sbarre di fumo lieve
mi carezzano i pensieri.
Carezzo i tuoi capelli
cercando emozioni
che non hai,
che non vuoi.
Riflessi,
non ho altro.
Li conservo nel petto,
un bambino che gioca
a collezionare sassolini colorati.
Tutto ciò che voglio
è rannicchiarmi
a piangere ore.
Ma non mi accogli,
né ti fai accogliere.
Mi raccolgo
e fuggo ancora tra le maschere.
È ora di accettare
le nuvole che ho in testa
sono solo voci
come te.